Fra i tanti aneddoti che accompagnano la storia di questa gloriosa realtà imprenditoriale vi è quello dell’interesse manifestato da Papa Pio X che voleva gustarsi l’ormai noto dolce meneghino. Il Papa chiese di provarlo e fu lautamente accontentato, un panettone dalle faraoniche dimensioni e personalmente decorato da uno dei discendenti di Casa Biffi, Paolo che l’ha ricoperto con una glassata tricolore e decorazioni varie che richiamavano espressamente i valori della libertà.  Andando oltre si scopre che nel 1866  si pubblica il ricettario, conservato segretamente, e lo si distribuisce ai clienti come strenna natalizia. Tante ricette che con il tempo si moltiplicano arricchendosi di nuovi ingredienti e prodotti che vanno dalla confetteria (altro vanto della famiglia Biffi quello di essere fornitore ufficiale di Sua Maestà il Re) ai biscotti, dalla torte salate ai pasticcini e la Colomba Pasquale. 

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Siamo arrivati ai giorni nostri e l’antico Laboratorio divenuto Pasticceria è ancora lì in Corso Magenta.

Ha superato le tante difficoltà nel susseguirsi dei tempi, della storia e le guerre. Lì si continua a lavorare creando prelibatezze per garantire ai posteri il perpetuarsi di una tradizione, dalla umili origini, al servizio degli amanti del gusto genuino e sano testimoni della storia culturale di Milano. Nel terzo millennio tutto è cambiato, la modernità ci travolge ma se si percorre Corso Magenta partendo dalla Piazza della Borsa e sostando dove c’è l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci si raggiunge velocemente quel Forno aperto nel 1847, divenuto poi il laboratorio di Pasticceria Biffi. Un laboratorio dove arte e creatività si rinnova e si esalta nel rispetto della Storia gastronomica e culturale della Bottega Biffi a Milano.